secondlife

First life, Second life

Mattino, e macchinetta del caffè che lavora per me.
Ho dormito come si deve, ossia: il giusto tempo negli orari giusti.
Il lieve male/giramento di testa di questi giorni passerà, prima che io capisca esattamente a cosa è dovuto.
(Oltre che ai miei orari sballati, s’intende; e all’eccessivo quantitativo di caffeina e taurina.)

Giornate lavorative che procedono ok.
Un sabato pomeriggio lavorativamente soddisfacente (ci piace fare bene le cose, quali esse siano) in quell’antro bucolico di persone che è il negozio – certe atmosfere le speri per una serata tra amici, non per una giornata di lavoro.
È anche venuta a trovarmi colei che in un post precedente ho chiamato Sabrina, a cui diamo il benvenuto su LJ (deacissy), di sorpresa e con tanto di pensierino.
Mi ha fatto piacere staccare chiaccherando di collegi.
Con lei che cercava un modo trasversale di chiedermi se con cauchemar_73 usassi seme o uke senza che la mia collega percepisse discorsi anomali (Dea capirà che non ci formalizziamo, su certe cose, e che di tutto ciò che faccio – che sia legale – si può parlare).
Ho poi staccato formalmente alle 17.30 portandomi via una camicia nuova, di quel genere che mi fanno ripetere “camicia nuova” ossessivamente per due ore (camicia nuova *__*). Amo le camicie. Con colletti e polsini ampi. Amo le camicie ma ho dei gusti impossibili. (E non ho ancora capito di che colore sia, ma non credo sia fondamentale.)
Cena con purple_vertige ed eredhikr, senza impegno. Ma con ottime lasagne (PurpleVertige/Amu), deliziosa torta di mele (madre di Eredhikr/Joglar) e Nero d’Avola (madre di PurpleVetige). Ero troppo stanca per essere al meglio, ma credo che la differenza non si sia notata granché.
Parlato, tra le altre cose, degli Amici di Joglar, espressione che ormai ha significato a sé, e designa quelle persone legate da qualcosa oltre al fatto di essere amici di Jog. Oltre al fatto di essere persone sarcastico ciniche e tirare fuori con lei il lato dolce protettivo. Oltre a ciò.
A. mi ha proposto di scendere a Roma tra la fine del lavoro alla Sonny Bono e l’inizio dell’Uni, se questo lasso di tempo esisterà.
Dovevo andare a Londra, con A. e Jog – ma il giorno seguente alla presa decisione ha chiamato la Sonny Bono.
Entrambe le alternative rimangono aperte.
Potrei anche fare ambo le cose.
Di sicuro ne ho voglia.
(E Murphy mi mette i bastoni tra le ruote da troppi mesi.)

Mi sono arresa al provare Second Life.
(Sito Ufficiale.)
La mia perplessità era dovuta a due fattori:
1) No-tempo.
2) Terrore della Scimmia.
(LaScimmia: andare in fissazione su qualcosa.)
Ma su SL volevo anche scriverci un articolo.
Ma soprattutto non potevo non conoscere SL. È diventato troppo grosso e importante nella Rete perché io non lo conoscessi. Significa qualcosa, e potrei spendere tutte le parole di un saggio per dirvi quante cose significa.
Il fatto che ci sia un riscontro monetario reale rispetto al riscontro monetario interno al gioco è forse, tra tutte, la cosa più eclatante.
Assieme al fatto che SL è creato e continuamente ampliato dagli stessi utenti.
Mi ricorda tanto troppi libri sci-fi contenenti realtà virtuali.
Sapete come si dice?
Ci siamo.
È una frase che in realtà viene detta spesso, “a scaglioni”, a ogni scalino fatto.
Ciò che mi interessa di SL non è giocarci. Non credo di avere più la giusta mentalità, la giusta voglia – ma mi interessa capirne le potenzialità, scovarne i punti nodali.
E ho già trovato un’utile amica all’interno, gentilissima e pronta ad aiutarmi. Ghgh. Gh!